Bollitore Syncro a elevate prestazioni

La produzione dei bollitori Syncro a elevate prestazioni presso Domotec ad Aarburg avviene sulla base delle indicazioni precise del progettista, dell’offerta e della conferma d’ordine. Per garantire la soddisfazione ottimale delle esigenze individuali, ogni impianto Syncro viene prodotto secondo le specifiche del cliente.

Gruppo di carica compatto

Il gruppo di carica è concepito come unità compatta pronta per il collegamento ed è isolato con polipropilene espanso. Il gruppo di carica è dotato di tutti i componenti necessari per la carica dell’accumulatore e predisposto per il raccordo diretto alla sorgente termica. Il gruppo di carica comprende:

• Gruppo primario: in acciaio inox, dotato di una valvola di ricircolo integrata o di una valvola di presa diretta, una pompa di carica e due valvole di arresto nella mandata e nel ritorno del riscaldamento
• Gruppo secondario: pure in acciaio inox, con valvola di ricircolo integrata, pompa di ricircolo e due valvole di arresto tra il gruppo di carica e gli attacchi dell’ccumulatore
• Scambiatore termico a piastre: in acciaio inox AISI 316 per elevata efficienza e durevolezza
• Quadro elettrico: con comando elettronico per precisa regolazione e monitoraggio del processo di carica

Accumulatori

Gli accumulatori fanno parte dell’impianto Syncro e sono disponibili in varie grandezze:

• Volume: disponibile da 500 a 2000 litri
• Materiale: a scelta di acciaio smaltato o in pregiato V4A
• Sonde termiche: le sonde termiche integrate sono pronte per il collegamento (t1 / t2 / t3 / t4 / t7) e assicurano il comando preciso del processo di carica

Consegna

L’impianto Syncro viene consegnato come unità completa pronta per il collegamento secondo i requisiti specifici di ogni cliente.

Il montaggio di un impianto Syncro è reso il più semplice possibile e in modo da prevenire i problemi di interfaccia.

Montaggio dell’accumulatore e dei gruppi di carica

L’installazione dell’impianto Syncro avviene in diverse fasi:

• Collocamento dell’accumulatore: dapprima l’accumulatore viene posizionato e quindi accuratamente livellato.
• Isolamento e curva-tubo: in seguito, l’isolamento viene montato alla caldaia interna e la curva-tubo fissata all’accumulatore secondo le istruzioni di montaggio.
• Fissaggio del gruppo di carica: il gruppo di carica prefabbricato viene agganciato e fissato saldamente con un nastro di tensionamento.
• Esecuzione dei collegamenti: quindi si collegano i tubi flessibili in metallo, i tubi dell’acqua fredda e calda nonché l’andata e il ritorno del circuito di riscaldamento.
• Linee di sicurezza e di controllo: si procede alla creazione dello scarico della valvola di sicurezza del gruppo di carica. Vengono allestiti la linea di comando per il segnale di fabbisogno termico (ohm/a potenziale zero) al comando della caldaia e il collegamento delle sonde di carica (t1 / t2 / t7) dalla flangia al regolatore di carica.
• Collegamento alla rete: infine, l’l’apparecchio viene collegato a una presa di 230 V con un fusibile di 13 ampère. Il collegamento va assicurato con un interruttore di sicurezza per correnti di guasto (FI).

Controllo prima della messa in esercizio

Prima della messa in esercizio dell’impianto Syncro vanno eseguiti dei controlli importanti, che garantiranno un funzionamento affidabile e sicuro:

• Valvola di sicurezza: accertarsi che la valvola di sicurezza sia collegata debitamente alla rete dell’acqua fredda e che l’accumulatore sia riempito di acqua.
• Accertarsi che l’accumulatore sia riempito di acqua.
• Circuito primario: accertarsi che la mandata e il ritorno primari siano collegati, riempiti e sfiatati correttamente.
• Sorgente termica: controllare che la sorgente termica sia pronta all’esercizio e possa lavorare a pieno regime.

Osservazione importante: la messa in esercizio dell’impianto Syncro va concordata con Domotec almeno 5 giorni in anticipo.

La soluzione collaudata per l’efficiente approntamento di acqua calda

Principio di funzionamento:

Acqua di ritorno più fredda viene miscelata all’andata calda, abbassando così la temperatura di andata in modo mirato.

Obiettivo:

Riduzione della temperatura di andata per ottimizzare la gestione dell’energia.

Componente principale:

Una valvola miscelatrice a tre vie che mescola l’acqua di ritorno e l’acqua di andata in modo mirato.

Idraulica:

Una parte del flusso di ritorno viene mescolata al flusso di andata e condotta al circuito di riscaldamento.

Vantaggi:

• Tecnica semplice e sperimentata
• Soluzione standardizzata, ampiamente collaudata

Svantaggi:

• Reazione ritardata alle variazioni di temperatura (regolazione inerziale)

Soluzione efficiente con elevata precisione di regolazione

Principio di funzionamento:

Acqua calda di andata viene iniettata nel circuito di riscaldamento secondo le necessità per raggiungere esattamente la temperatura desiderata.

Obiettivo:

Regolazione fine e rapido adattamento della temperatura del circuito riscaldante in caso di variazioni della temperatura.

Componente principale:

Una valvola di iniezione a due vie che controlla l’alimentazione dell’acqua di andata.

Idraulica:

Il circuito di riscaldamento lavora in modo prevalentemente autarchico – se necessario viene immessa acqua calda in modo dosato.

Vantaggi:

• Regolazione molto rapida e precisa della temperatura
• Elevata flessibilità in caso di condizioni di carico mutevoli

Svantaggi:

• Maggiore dispendio di pianificazione e di dispositivi di regolazione
• Richiede un bilanciamento idraulico più complesso

Se abbinato a una pompa di calore primaria, grazie alla grande efficienza energetica l’impianto Syncro costituisce una soluzione di produzione di acqua calda orientata al futuro. La pompa di calore funge infatti da sorgente termica principale poiché sfrutta energia ambientale (aria, suolo o acqua) per riscaldare l’acqua nell’accumulatore Syncro. Lo scambiatore termico a piastre e il gruppo di carica intelligente di Syncro sono concepiti appositamente per trasmettere le più basse temperature di andata della pompa di calore in modo ottimale e per caricare l’accumulatore efficientemente. Monitorando la temperatura di ritorno siamo in grado di impedire che l’acqua di riscaldamento calda ritorni nella pompa di calore provocando un malfunzionamento da alta pressione. Questa configurazione minimizza l’impiego di combustibili fossili e riduce i costi d’esercizio in modo significativo poiché gran parte dell’energia necessaria deriva da fonti rinnovabili.

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